PROMO A - Iacobucci colpisce al 93', l'Ol3 sbanca Latisana in 10
La squadra di Gorenszach si impone per 1-0 sui padroni di casa dell'Ubf grazie al gol segnato dal classe 2006, entrato nella ripresa. Espulso al 54' Michelutto, ma con l'uomo in più a spegnersi è la formazione di Carpin
NOTE - Ammoniti Sotgia, Gressani, Iacobucci, Spollero. Espulso Michelutto al 54'. Recupero: 1’ pt, 4’ st. Corner: 6-4.
Impresa dell’Ol3 che in piena zona Cesarini sbanca il comunale di Latisana dopo aver giocato un tempo in inferiorità numerica. Vittoria che la catapulta a quota 16, a -1 dalla zona playoff. Si complicano le cose per l’Ubf, ferma a 9 lunghezze, a -1 dalla linea che demarca la zona a rischio. Entrambe le squadre sono scese in campo alla ricerca di bissare il risultato dell’ultimo turno di campionato che ha visto l’Ubf vincere contro la Cordenonese e l’Ol3 battere il Corva. Ha la meglio l’Ol3 grazie al gioiellino classe 2006 Iacobucci che entra nella ripresa, dà una svolta al match e colpisce nei minuti di recupero.
Prima frazione di gara dal ritmo blando e senza grosse emozioni con le squadre posizionate a specchio, le rispettive difese attente a bloccare le incursioni avversarie e a giocare di ripartenza. Non ci sono spazi per gli attaccanti che nella prima parte di gara mancano d’incisività e vengono poco serviti, mentre i portieri trascorrono un primo tempo di totale relax. Poche le azioni da registrare. Dopo un quarto d’ora Drecogna crossa al centro, la sfiora soltanto Rocco senza impattare sul pallone.
Per la prima vera azione in avanti dei locali bisogna attendere il 26’: Novelli Gasparini fa filtrante una palla dalla destra, interviene senza troppi patemi Spollero. Cinque minuti dopo prima incursione di Sotgia sulla fascia destra, al centro la palla rimbalza su Mancarella che impatta male sul pallone vanificando l’assist del compagno. Al 42’ azione fotocopia alla precedente, questa volta Mancarella non ci arriva per un soffio.
Secondo tempo decisamente più avvincente, con le squadre che si alternano nella supremazia del campo, privilegiando il tocco corto e la palla giocata al possesso palla iniziale. Dopo tre giri di lancette calcio di punizione da circa 20 metri di NovelliGasparini, tiro forte e preciso, interviene il portiere in corner. Un minuto dopo un altro calcio da fermo di Novelli Gasparini si stampa sulla barriera e sulla ribattuta Mancarella la manda oltre l’out di fondo. E’ ancora il numero 4 di casa a provarci poco dopo con una botta da fuori di poco oltre il palo alla destra del portiere. È un Ubf entrato in campo con una marcia in più e che a partire dal 54’ potrà sfruttare la superiorità numerica. Michelutto, già ammonito ad inizio ripresa, riceve infatti il secondo giallo per fallo su Buffon e raggiunge anticipatamente gli spogliatoi.
Sugli sviluppi di un corner la palla termina tra i piedi di Alessandro Novelli che, da ottima posizione, alza la sfera oltre la traversa. Sarà una delle ultime occasioni per l’Ubf che, paradossalmente, con l'uomo in più inizia a subire il pressing e il gioco avversario. Merito anche dei cambi fatti da mister Gorenszach che al minuto 56’ butta nella mischia quel Iacobucci che si dimostrerà determinante. È proprio lui ad approfittare al 63’ di una palla persa dai padroni di casa per servire al centro Drecogna il quale, solo in area, calcia clamorosamente fuori. Tre minuti più tardi annullata una rete a Iacobucci per offside, ma l’Ol3 c’è e l’Ubf è in sofferenza.
Al minuto 67 calcio di punizione di Gregorutti a sfiorare di poco la traversa, mentre Panato ci prova da fuori, ma il tiro non centra lo specchio della porta. Allo scoccare della mezzora due occasioni ravvicinate per Massarutto: nella prima è Sotgia ad aprire per il compagno di squadra il cui tiro sfiora l’incrocio dei pali; nella seconda Agyapong serve lungo Massarutto che la stoppa di petto prima di provare un tiro che termina tra le braccia dell’estremo difensore ospite.
Rapidi i capovolgimenti di fronte in questa frazione di gioco. Al 70’ Gregorutti fa partire dalla destra un assist con palla che incontra la testa di Iacobucci prima di essere parata da Pizzolitto. A -3’ dalla fine dei tempi regolamentari Sotgia parte da metà campo palla al piede, triangolazione con Agyapong e azione che termina con palla abbondantemente oltre la traversa.
L'arbitro dà 4 minuti di recupero, l’Ol3 ci crede e al 93’ Drecogna mette una palla al centro dove è posizionato Iacobucci che l’appoggia in rete, regalando tre punti d’oro ai suoi e facendo esplodere i tifosi ospiti sugli spalti.
PROMO A - Iacobucci colpisce al 93', l'Ol3 sbanca Latisana in 10
La squadra di Gorenszach si impone per 1-0 sui padroni di casa dell'Ubf grazie al gol segnato dal classe 2006, entrato nella ripresa. Espulso al 54' Michelutto, ma con l'uomo in più a spegnersi è la formazione di Carpin
NOTE - Ammoniti Sotgia, Gressani, Iacobucci, Spollero. Espulso Michelutto al 54'. Recupero: 1’ pt, 4’ st. Corner: 6-4.
Impresa dell’Ol3 che in piena zona Cesarini sbanca il comunale di Latisana dopo aver giocato un tempo in inferiorità numerica. Vittoria che la catapulta a quota 16, a -1 dalla zona playoff. Si complicano le cose per l’Ubf, ferma a 9 lunghezze, a -1 dalla linea che demarca la zona a rischio. Entrambe le squadre sono scese in campo alla ricerca di bissare il risultato dell’ultimo turno di campionato che ha visto l’Ubf vincere contro la Cordenonese e l’Ol3 battere il Corva. Ha la meglio l’Ol3 grazie al gioiellino classe 2006 Iacobucci che entra nella ripresa, dà una svolta al match e colpisce nei minuti di recupero.
Prima frazione di gara dal ritmo blando e senza grosse emozioni con le squadre posizionate a specchio, le rispettive difese attente a bloccare le incursioni avversarie e a giocare di ripartenza. Non ci sono spazi per gli attaccanti che nella prima parte di gara mancano d’incisività e vengono poco serviti, mentre i portieri trascorrono un primo tempo di totale relax. Poche le azioni da registrare. Dopo un quarto d’ora Drecogna crossa al centro, la sfiora soltanto Rocco senza impattare sul pallone.
Per la prima vera azione in avanti dei locali bisogna attendere il 26’: Novelli Gasparini fa filtrante una palla dalla destra, interviene senza troppi patemi Spollero. Cinque minuti dopo prima incursione di Sotgia sulla fascia destra, al centro la palla rimbalza su Mancarella che impatta male sul pallone vanificando l’assist del compagno. Al 42’ azione fotocopia alla precedente, questa volta Mancarella non ci arriva per un soffio.
Secondo tempo decisamente più avvincente, con le squadre che si alternano nella supremazia del campo, privilegiando il tocco corto e la palla giocata al possesso palla iniziale. Dopo tre giri di lancette calcio di punizione da circa 20 metri di NovelliGasparini, tiro forte e preciso, interviene il portiere in corner. Un minuto dopo un altro calcio da fermo di Novelli Gasparini si stampa sulla barriera e sulla ribattuta Mancarella la manda oltre l’out di fondo. E’ ancora il numero 4 di casa a provarci poco dopo con una botta da fuori di poco oltre il palo alla destra del portiere. È un Ubf entrato in campo con una marcia in più e che a partire dal 54’ potrà sfruttare la superiorità numerica. Michelutto, già ammonito ad inizio ripresa, riceve infatti il secondo giallo per fallo su Buffon e raggiunge anticipatamente gli spogliatoi.
Sugli sviluppi di un corner la palla termina tra i piedi di Alessandro Novelli che, da ottima posizione, alza la sfera oltre la traversa. Sarà una delle ultime occasioni per l’Ubf che, paradossalmente, con l'uomo in più inizia a subire il pressing e il gioco avversario. Merito anche dei cambi fatti da mister Gorenszach che al minuto 56’ butta nella mischia quel Iacobucci che si dimostrerà determinante. È proprio lui ad approfittare al 63’ di una palla persa dai padroni di casa per servire al centro Drecogna il quale, solo in area, calcia clamorosamente fuori. Tre minuti più tardi annullata una rete a Iacobucci per offside, ma l’Ol3 c’è e l’Ubf è in sofferenza.
Al minuto 67 calcio di punizione di Gregorutti a sfiorare di poco la traversa, mentre Panato ci prova da fuori, ma il tiro non centra lo specchio della porta. Allo scoccare della mezzora due occasioni ravvicinate per Massarutto: nella prima è Sotgia ad aprire per il compagno di squadra il cui tiro sfiora l’incrocio dei pali; nella seconda Agyapong serve lungo Massarutto che la stoppa di petto prima di provare un tiro che termina tra le braccia dell’estremo difensore ospite.
Rapidi i capovolgimenti di fronte in questa frazione di gioco. Al 70’ Gregorutti fa partire dalla destra un assist con palla che incontra la testa di Iacobucci prima di essere parata da Pizzolitto. A -3’ dalla fine dei tempi regolamentari Sotgia parte da metà campo palla al piede, triangolazione con Agyapong e azione che termina con palla abbondantemente oltre la traversa.
L'arbitro dà 4 minuti di recupero, l’Ol3 ci crede e al 93’ Drecogna mette una palla al centro dove è posizionato Iacobucci che l’appoggia in rete, regalando tre punti d’oro ai suoi e facendo esplodere i tifosi ospiti sugli spalti.
Un' UBF da sballo schianta la Sacilese =5 - 0
Esordio in casa da sogno per l'Unione Basso Friuli in questo campionato. Partita perfetta, risultato roboante, 5-0, e lo scalpo di un avversario di blasone come la Sacilese.
Dopo la prima di campionato, che aveva visto i giallo-verde-blu-nero sconfitti per 4-2 sul campo del Casarsa, i latisanesi si sono immediatamente rifatti alla prima occasione tra le mura amiche del Comunale.
Vedendo i risultati avuti fin qui dalla squadra della cittadina sulla sponda del Tagliamento poi, c'è l'impressione che farà divertire - e molto - tifosi e appassionati della bassa friulana.
Tra campionato e coppa infatti abbiamo assistito a un 6-0, a una sconfitta per 4-2, ora a un 5-0. Certo, se si attacca tanto si può anche, per forza di cose, subire, ma la voglia di gioco propositivo, da parte del Club di Latisana e di mister Nicola Carpin, è un qualcosa da sottolineare in maniera assolutamente positiva.
Tornando alla partita contro la Sacilese, è l'Ubf che parte subito forte, ha un paio di occasioni nei primi minuti e va in vantaggio con Bellina al quarto d'ora del primo tempo. A due minuti dalla fine della prima frazione, raddoppio con Vegetali.
Nella ripresa, bastano 120" per il 3-0 firmato da Novelli Gasparini. Da lì in poi la partita è in discesa, con i padroni di casa che realizzano la quarta rete al 63° con Bacinello, e che chiudono poi, aprendo la manita, dieci minuti dopo con Geromin, per il 5-0 finale.
Sugli scudi, anche se i loro nomi non sono finiti sul ruolino dei marcatori, Agyapong e Mancarella. Il difensore ex Portomansué e Liventina è stato autore di una prova sontuosa, mentre la punta ha dato sostanza e messo in costante difficoltà la retroguardia biancorossa. È stato lui a subire il fallo che ha provocato l'espulsione di Castellet al 34° del primo turno.
Nel prossimo turno l'UBF tornerà in trasferta, a Cividale del Friuli, nella tana del temibile e forte Forum Julii. Calcio d'inizio in programma per domenica 1 ottobre, alle ore 15.00, al Comunale di via Mezzana
Un' UBF da sballo schianta la Sacilese =5 - 0
Esordio in casa da sogno per l'Unione Basso Friuli in questo campionato. Partita perfetta, risultato roboante, 5-0, e lo scalpo di un avversario di blasone come la Sacilese.
Dopo la prima di campionato, che aveva visto i giallo-verde-blu-nero sconfitti per 4-2 sul campo del Casarsa, i latisanesi si sono immediatamente rifatti alla prima occasione tra le mura amiche del Comunale.
Vedendo i risultati avuti fin qui dalla squadra della cittadina sulla sponda del Tagliamento poi, c'è l'impressione che farà divertire - e molto - tifosi e appassionati della bassa friulana.
Tra campionato e coppa infatti abbiamo assistito a un 6-0, a una sconfitta per 4-2, ora a un 5-0. Certo, se si attacca tanto si può anche, per forza di cose, subire, ma la voglia di gioco propositivo, da parte del Club di Latisana e di mister Nicola Carpin, è un qualcosa da sottolineare in maniera assolutamente positiva.
Tornando alla partita contro la Sacilese, è l'Ubf che parte subito forte, ha un paio di occasioni nei primi minuti e va in vantaggio con Bellina al quarto d'ora del primo tempo. A due minuti dalla fine della prima frazione, raddoppio con Vegetali.
Nella ripresa, bastano 120" per il 3-0 firmato da Novelli Gasparini. Da lì in poi la partita è in discesa, con i padroni di casa che realizzano la quarta rete al 63° con Bacinello, e che chiudono poi, aprendo la manita, dieci minuti dopo con Geromin, per il 5-0 finale.
Sugli scudi, anche se i loro nomi non sono finiti sul ruolino dei marcatori, Agyapong e Mancarella. Il difensore ex Portomansué e Liventina è stato autore di una prova sontuosa, mentre la punta ha dato sostanza e messo in costante difficoltà la retroguardia biancorossa. È stato lui a subire il fallo che ha provocato l'espulsione di Castellet al 34° del primo turno.
Nel prossimo turno l'UBF tornerà in trasferta, a Cividale del Friuli, nella tana del temibile e forte Forum Julii. Calcio d'inizio in programma per domenica 1 ottobre, alle ore 15.00, al Comunale di via Mezzana
La terzultima giornata nel girone A di Promozione si aprirà con un anticipo, quello tra Unione Basso Friuli e il Tolmezzo: squadre in campo sabato 15 alle ore 16.30 in un confronto senza particolari interessi , con la squadra di Carpin ormai tranquilla a metà classifica e i carnici che cercano solo di inseguire qualche record.
In tutte le altre partite, in programma domenica alle ore 15.30, si incrociano i destini delle formazioni impegnate per la posizione nella zona play off e play out o per evitare la retrocessione diretta.
A proposito di questa ultima ipotesi, delicatissimo la gara che attende il Calcio Bannia, impegnato in casa col Fontanafredda: i biancazzurri attualmente sono a 10 punti dalla quintultima posizione, in una situazione davvero critica, soprattutto perché affronteranno una compagine in lotta per i play off.
Lo stesso discorso può essere fatto per il Torre, che al comunale di via Peruzza attende il Rive d’Arcano Flaibano che pare aver trovato un momento di forme davvero eccellente e ha tutta l’intenzione di voler mantenere la seconda posizione, cercando di incrementare il vantaggio sulla quinta in classifica per evitare il primo turno dei play off. In chiave salvezza, il match clou è quello tra Rivolto e l’Azzanese.
L’Azzanese (che in settimana ha esonerato Antonio Fior con l’intento di dare una scossa all’ambiente) deve assolutamente vincere, ma i padroni di casa sono consapevoli del fatto che una vittoria significherebbe un passo importante per la loro classifica.
Il Teor, in casa del Casarsa potrebbe anche accontentarsi di un pareggio, dopo l’impresa di domenica scorsa, ma la squadra di Pagnucco non può permettersi distrazioni per non mettere a rischio la quarta posizione.
Il Corva, che ha ancora piccolissime speranza di aggancio alle zone alte, farà sicuramente bottino pieno col Saronecaneva, che nonostante qualche miglioramento non appare comunque in grado di uscire indenne dal confronto con l’undici di Stoico. La Sacilese (nella foto di copertina uno scorcio delle tribune di Sacile) non brillantissima di questo periodo attende la visita dell’Ancona Lumignacco, il cui tecnico è uno che non vuole assolutamente cali di concentrazione nemmeno quando la situazione di classifica è ormai cristallizzata.
Resta infine il match del “Simonetti” dove la Gemonese riceverà l’Union Martignacco.
I ragazzi di Cortiula, dopo la vittoria con l’Azzanese e il buon punto preso nel derby dello scorso turno, vogliono continuare la serie positiva, ben sapendo che conquistare tre punti significherebbe una salvezza diretta praticamente blindata.
La terzultima giornata nel girone A di Promozione si aprirà con un anticipo, quello tra Unione Basso Friuli e il Tolmezzo: squadre in campo sabato 15 alle ore 16.30 in un confronto senza particolari interessi , con la squadra di Carpin ormai tranquilla a metà classifica e i carnici che cercano solo di inseguire qualche record.
In tutte le altre partite, in programma domenica alle ore 15.30, si incrociano i destini delle formazioni impegnate per la posizione nella zona play off e play out o per evitare la retrocessione diretta.
A proposito di questa ultima ipotesi, delicatissimo la gara che attende il Calcio Bannia, impegnato in casa col Fontanafredda: i biancazzurri attualmente sono a 10 punti dalla quintultima posizione, in una situazione davvero critica, soprattutto perché affronteranno una compagine in lotta per i play off.
Lo stesso discorso può essere fatto per il Torre, che al comunale di via Peruzza attende il Rive d’Arcano Flaibano che pare aver trovato un momento di forme davvero eccellente e ha tutta l’intenzione di voler mantenere la seconda posizione, cercando di incrementare il vantaggio sulla quinta in classifica per evitare il primo turno dei play off. In chiave salvezza, il match clou è quello tra Rivolto e l’Azzanese.
L’Azzanese (che in settimana ha esonerato Antonio Fior con l’intento di dare una scossa all’ambiente) deve assolutamente vincere, ma i padroni di casa sono consapevoli del fatto che una vittoria significherebbe un passo importante per la loro classifica.
Il Teor, in casa del Casarsa potrebbe anche accontentarsi di un pareggio, dopo l’impresa di domenica scorsa, ma la squadra di Pagnucco non può permettersi distrazioni per non mettere a rischio la quarta posizione.
Il Corva, che ha ancora piccolissime speranza di aggancio alle zone alte, farà sicuramente bottino pieno col Saronecaneva, che nonostante qualche miglioramento non appare comunque in grado di uscire indenne dal confronto con l’undici di Stoico. La Sacilese (nella foto di copertina uno scorcio delle tribune di Sacile) non brillantissima di questo periodo attende la visita dell’Ancona Lumignacco, il cui tecnico è uno che non vuole assolutamente cali di concentrazione nemmeno quando la situazione di classifica è ormai cristallizzata.
Resta infine il match del “Simonetti” dove la Gemonese riceverà l’Union Martignacco.
I ragazzi di Cortiula, dopo la vittoria con l’Azzanese e il buon punto preso nel derby dello scorso turno, vogliono continuare la serie positiva, ben sapendo che conquistare tre punti significherebbe una salvezza diretta praticamente blindata.
Gara senza storia e “manita” rifilata dalla squadra di Nicola Carpin alla compagine locale. Geromin, una doppietta di Osagiede, El Khayar e Paccagnin firmano il largo successo ospite. Il tecnico ospite si complimenta con la sua squadra e con gli avversari: “Bravi i ragazzi ad avere l’approccio giusto alla gara. Complimenti al Sarone Caneva perché ha affrontato la gara con grande professionalità nonostante le difficoltà”
SARONECANEVA-UNIONE BASSO FRIULI 0-5
Gol: pt 14’ Geromin, 17’ e 42’ Osagiede, 19’ El Khayar; st 25’ Paccagnin.
ARBITRO: Sara De Rosa di Tolmezzo. ASSISTENTI: Emanuele Chianese e Francesco Gentili di Udine
NOTE: ammoniti: Giust, Zanette.
SARONE L’Unione Basso Friuli si mette alle spalle il periodo negativo, costellato da tre sconfitte di fila, infliggendo una severissima punizione al sempre più inguaiato Sarone Caneva, che non riesce a cancellare il preoccupante zero dalla casella dei punti. Nella quindicesima giornata che chiude il girone d’andata del campionato di Promozione A, basta un tempo alla squadra di mister Nicola Carpin per mettere al sicuro il risultato. Spicca tra i marcatori la doppietta di Osayi Osagiede con una doppietta, che balza al secondo posto della classifica cannonieri grazie ai suoi 15 gol scavalcando Edison Dema del Casarsa. Resta primo Luca Toffoli, grazie alle sue 16 firme, che scende in campo domani con il suo Fontanafredda opposto alla Gemonese. Alla fine la contesa si chiude con il risultato di 5-0 per effetto delle reti firmate da Geromin, El Khayar e Paccagnin, oltre al sopra citato Osagiede autore di una doppietta.
A raccontare la sfida è il mister ospite, Nicola Carpin: “Non era facile perché la gara nascondeva delle insidie. Sapendo chi andavamo ad incontrare poteva sembrare una passeggiata e l’approccio doveva essere giusto. Così è stato ed infatti abbiamo messo la gara dalla nostra parte e mettendo la strada in discesa. Credo che gran parte dei problemi della mia squadra siano mentali perché quando la testa non ha la serenità giusta tutto diventa difficile. Riuscire a terminare il girone d’andata con questa vittoria ci fa bene, non è per nulla scontata e per questo faccio i complimenti al Sarone Caneva perché affronta il campionato con una professionalità unica nonostante le difficoltà”.
Gara senza storia e “manita” rifilata dalla squadra di Nicola Carpin alla compagine locale. Geromin, una doppietta di Osagiede, El Khayar e Paccagnin firmano il largo successo ospite. Il tecnico ospite si complimenta con la sua squadra e con gli avversari: “Bravi i ragazzi ad avere l’approccio giusto alla gara. Complimenti al Sarone Caneva perché ha affrontato la gara con grande professionalità nonostante le difficoltà”
SARONECANEVA-UNIONE BASSO FRIULI 0-5
Gol: pt 14’ Geromin, 17’ e 42’ Osagiede, 19’ El Khayar; st 25’ Paccagnin.
ARBITRO: Sara De Rosa di Tolmezzo. ASSISTENTI: Emanuele Chianese e Francesco Gentili di Udine
NOTE: ammoniti: Giust, Zanette.
SARONE L’Unione Basso Friuli si mette alle spalle il periodo negativo, costellato da tre sconfitte di fila, infliggendo una severissima punizione al sempre più inguaiato Sarone Caneva, che non riesce a cancellare il preoccupante zero dalla casella dei punti. Nella quindicesima giornata che chiude il girone d’andata del campionato di Promozione A, basta un tempo alla squadra di mister Nicola Carpin per mettere al sicuro il risultato. Spicca tra i marcatori la doppietta di Osayi Osagiede con una doppietta, che balza al secondo posto della classifica cannonieri grazie ai suoi 15 gol scavalcando Edison Dema del Casarsa. Resta primo Luca Toffoli, grazie alle sue 16 firme, che scende in campo domani con il suo Fontanafredda opposto alla Gemonese. Alla fine la contesa si chiude con il risultato di 5-0 per effetto delle reti firmate da Geromin, El Khayar e Paccagnin, oltre al sopra citato Osagiede autore di una doppietta.
A raccontare la sfida è il mister ospite, Nicola Carpin: “Non era facile perché la gara nascondeva delle insidie. Sapendo chi andavamo ad incontrare poteva sembrare una passeggiata e l’approccio doveva essere giusto. Così è stato ed infatti abbiamo messo la gara dalla nostra parte e mettendo la strada in discesa. Credo che gran parte dei problemi della mia squadra siano mentali perché quando la testa non ha la serenità giusta tutto diventa difficile. Riuscire a terminare il girone d’andata con questa vittoria ci fa bene, non è per nulla scontata e per questo faccio i complimenti al Sarone Caneva perché affronta il campionato con una professionalità unica nonostante le difficoltà”.
È di Varmo e gioca nell’Unione Basso Friuli il protagonista della nostra rubrica, questa settimana. Parliamo di Daniel Vegetali, centrocampista della formazione del presidente Corrado Guerin. E proprio da Varmo, squadra del suo paese, parte la carriera del ragazzo, che dopo la consueta trafila approda all’Udinese, dove milita nell’Under 16 e Under 17 prima di far parte della Primavera 2, per due stagioni, per poi passare all’Unione Basso Friuli. Il secondo anno con la Primavera gioca poco, penalizzato dal fatto che la società punta sul blocco di giocatori più esperti : a lui va di giocare con continuità e per questo il trasferimento ad una squadra di Promozione non lo vive come un declassamento ma come un’occasione per trovare continuità di rendimento. Gli anni in bianconero gli permettono di acquisire una dimensione importante, aiutato in questo percorso da allenatori in grado di affinare tecnica e tattica. Di quel periodo conserva un ricordo molto bello di Max Mian, tecnico che più di ogni altro, secondo Daniel, ha saputo sfruttarne a pieno le caratteristiche. Nicola Carpin, tecnico dell’UBF, ne ha fatto un punto di forza del centrocampo, nonostante la giovane età. Per giocare in quella zona di campo occorrono personalità, capacità di capire lo sviluppo dell’azione e quella visione periferica che fa la differenza: tutte doti in possesso di Daniel, alle quali aggiunge una capacità di corsa naturale ed una resistenza allo sforzo non comune. Destro naturale (ma con un uso del sinistro sufficientemente disinvolto) sa interpretare le due fasi di contenimento e proposizione. Da migliorare (ma ci sarà tempo) l’aggressività e la struttura fisica, ancora acerba. Il suo modello è Nicolò Barella per la naturalezza di interpretare il ruolo. La passione per il calcio l’ha ereditata da nonno Gino, mentre il papà Cristian al pallone preferisce le quattro ruote, ma adesso è sempre presente alle sue partite, assieme a mamma Katia. Attualmente frequenta l’Istituto di grafica e comunicazione “Marinoni” di Udine e sul futuro non ha ancora idee chiare, anche se non nasconde una passione per designer di interni, ma non disdegnerebbe di diventare preparatore atletico. Le idee invece sono chiarissime per quanto riguarda il calcio che avrà sempre un ruolo preminente nella sua vita. Senza presunzione, lui mira a giocare a livelli sempre più alti, allenandosi per migliorare costantemente. Nel frattempo c’è questa UBF da risollevare dopo un girone d’andata non proprio esaltante ...
È di Varmo e gioca nell’Unione Basso Friuli il protagonista della nostra rubrica, questa settimana. Parliamo di Daniel Vegetali, centrocampista della formazione del presidente Corrado Guerin. E proprio da Varmo, squadra del suo paese, parte la carriera del ragazzo, che dopo la consueta trafila approda all’Udinese, dove milita nell’Under 16 e Under 17 prima di far parte della Primavera 2, per due stagioni, per poi passare all’Unione Basso Friuli. Il secondo anno con la Primavera gioca poco, penalizzato dal fatto che la società punta sul blocco di giocatori più esperti : a lui va di giocare con continuità e per questo il trasferimento ad una squadra di Promozione non lo vive come un declassamento ma come un’occasione per trovare continuità di rendimento. Gli anni in bianconero gli permettono di acquisire una dimensione importante, aiutato in questo percorso da allenatori in grado di affinare tecnica e tattica. Di quel periodo conserva un ricordo molto bello di Max Mian, tecnico che più di ogni altro, secondo Daniel, ha saputo sfruttarne a pieno le caratteristiche. Nicola Carpin, tecnico dell’UBF, ne ha fatto un punto di forza del centrocampo, nonostante la giovane età. Per giocare in quella zona di campo occorrono personalità, capacità di capire lo sviluppo dell’azione e quella visione periferica che fa la differenza: tutte doti in possesso di Daniel, alle quali aggiunge una capacità di corsa naturale ed una resistenza allo sforzo non comune. Destro naturale (ma con un uso del sinistro sufficientemente disinvolto) sa interpretare le due fasi di contenimento e proposizione. Da migliorare (ma ci sarà tempo) l’aggressività e la struttura fisica, ancora acerba. Il suo modello è Nicolò Barella per la naturalezza di interpretare il ruolo. La passione per il calcio l’ha ereditata da nonno Gino, mentre il papà Cristian al pallone preferisce le quattro ruote, ma adesso è sempre presente alle sue partite, assieme a mamma Katia. Attualmente frequenta l’Istituto di grafica e comunicazione “Marinoni” di Udine e sul futuro non ha ancora idee chiare, anche se non nasconde una passione per designer di interni, ma non disdegnerebbe di diventare preparatore atletico. Le idee invece sono chiarissime per quanto riguarda il calcio che avrà sempre un ruolo preminente nella sua vita. Senza presunzione, lui mira a giocare a livelli sempre più alti, allenandosi per migliorare costantemente. Nel frattempo c’è questa UBF da risollevare dopo un girone d’andata non proprio esaltante ...
UBF - Vespero: pronostici ribaltati, è un campionato bellissimo - da
valvasev
Il tecnico di Bibione ha preparato al meglio l'anticipo di sabato alle ore 16, contro il Maniago Vajont: "Ci siamo allenati bene, con voglia ed entusiasmo dopo il successo contro la Sanvitese, ma ogni partita fa storia a sè".
L'Unione Basso Friuli è in ripresa e dopo le sconfitte nelle prime due giornate, a San Vito è arrivato il riscatto con la bella vittoria per 3-2. I ragazzi di Simone Vespero sono motivati e pieni di entusiasmo dopo questo successo esterno che vorranno sicuramente riconfermare tra le mura amiche di Latisana, contro un Maniago Vajont che arriva da un turno di stop forzato. Abbiamo ascoltato il mister veneto che ci ha raccontato la marcia d'avvicinamento alla quarta giornata di campionato: "Ci siamo allenati ieri sera a Ronchi, anticipando il classico allenamento del venerdì e siamo stati fortunati perchè abbiamo avuto due ore senza pioggia che ci hanno fatto allenare senza problemi. Abbiamo una settimana positiva alle spalle, ci siamo allenati tutti bene e con entusiasmo dopo la vittoria con la Sanvitese, ma ogni partita fa storia a sè e siamo pronti alla prossima".
DEFEZIONI - "Abbiamo qualche acciaccato dalla scorsa gara che deciderò all'ultimo momento se rischiare o meno. Parlo di Moretti ed Yassine che sono fuori da qualche settimana".
MANIAGO - "Non li conosco, sto sentendo commenti di ogni tipo per qualsiasi squadra, ma più vanno avanti le giornate e più si vedono risultati completamente opposti ai pronostici. E' un campionato veramente bello perchè può succedere di tutto e non c'è una squadra che possa ammazzare fin da subito il campionato. Tutti quanti devono ancora trovare la quadra, tra infortuni, amalgama del gruppo e non dimentichiamo che bisogna anche ritrovare ritmo dopo tanti mesi di stop. Secondo me ne uscirà un campionato stupendo e molto combattuto".
CARRIERA - "Ho iniziato a Lignano in Eccellenza subentrando a mister Grillo, a stagione in corso, poi sono tornato in Veneto e da quest'anno sono passato in Promozione all'UBF. Da allenatore è la seconda esperienza in Friuli ma ho svolto tutto il settore giovanile qui, quindi sono di casa".
Il tecnico di Bibione ha preparato al meglio l'anticipo di sabato alle ore 16, contro il Maniago Vajont: "Ci siamo allenati bene, con voglia ed entusiasmo dopo il successo contro la Sanvitese, ma ogni partita fa storia a sè".
L'Unione Basso Friuli è in ripresa e dopo le sconfitte nelle prime due giornate, a San Vito è arrivato il riscatto con la bella vittoria per 3-2. I ragazzi di Simone Vespero sono motivati e pieni di entusiasmo dopo questo successo esterno che vorranno sicuramente riconfermare tra le mura amiche di Latisana, contro un Maniago Vajont che arriva da un turno di stop forzato. Abbiamo ascoltato il mister veneto che ci ha raccontato la marcia d'avvicinamento alla quarta giornata di campionato: "Ci siamo allenati ieri sera a Ronchi, anticipando il classico allenamento del venerdì e siamo stati fortunati perchè abbiamo avuto due ore senza pioggia che ci hanno fatto allenare senza problemi. Abbiamo una settimana positiva alle spalle, ci siamo allenati tutti bene e con entusiasmo dopo la vittoria con la Sanvitese, ma ogni partita fa storia a sè e siamo pronti alla prossima".
DEFEZIONI - "Abbiamo qualche acciaccato dalla scorsa gara che deciderò all'ultimo momento se rischiare o meno. Parlo di Moretti ed Yassine che sono fuori da qualche settimana".
MANIAGO - "Non li conosco, sto sentendo commenti di ogni tipo per qualsiasi squadra, ma più vanno avanti le giornate e più si vedono risultati completamente opposti ai pronostici. E' un campionato veramente bello perchè può succedere di tutto e non c'è una squadra che possa ammazzare fin da subito il campionato. Tutti quanti devono ancora trovare la quadra, tra infortuni, amalgama del gruppo e non dimentichiamo che bisogna anche ritrovare ritmo dopo tanti mesi di stop. Secondo me ne uscirà un campionato stupendo e molto combattuto".
CARRIERA - "Ho iniziato a Lignano in Eccellenza subentrando a mister Grillo, a stagione in corso, poi sono tornato in Veneto e da quest'anno sono passato in Promozione all'UBF. Da allenatore è la seconda esperienza in Friuli ma ho svolto tutto il settore giovanile qui, quindi sono di casa".
PROMOZIONE A - Il Basso Friuli rimonta e piega il Maniago Vajont - da
valvasev
Ospiti in vantaggio, ma allo scadere del primo tempo ecco il rigore che cambia l'inerzia della sfida. E nella ripresa la formazione di Vespero piazza l'allungo decisivo
Importante vittoria a Latisana colta dall'Unione Basso Friuli sul Maniago Vajont nell'anticipo del girone A di Promozione. I padroni di casa si sono imposti per 3-1 al termine di una gara molto equilibrata e decisa dagli episodi. Gli ospiti, portatisi in vantaggio per primi, recriminano in particolare per la concessione del calcio di rigore che, in chiusura di primo tempo, ha permesso a Bacinello di riequilibrare il punteggio. Nella ripresa la squadra di Vespero è riuscita ad accelerare, mentre quella di Mussoletto ha colpito una traversa e non ha sfruttato un penalty.
Primo tempo equilibrato, le due formazioni si studiano e cercano di proporre gioco, ma evitando di scoprirsi. Al 13 il Maniago Vajont passa a condurre grazie all'incornata con cui Matteo Presotto, all'altezza del secondo palo, sfrutta il calcio d'angolo battuto da Mazzoli. Non si fa attendere la reazione del Basso Friuli, che alza il baricentro e prova a mettere pressione alla difesa ospite, anche se fa fatica a rendersi pericoloso, mentre il Maniago Vajont punge in ripartenza. Ci provano comunque Osagede (conclusione alta) e Pavan, il quale trova pronto alla parata a terra l'esperto Peruch. In pieno recupero Trubian interviene in area in maniera ruvida su Osagede, l'arbitro assegna il rigore che il giovane Simone Bacinello trasforma per l'1-1 che chiude la prima frazione.
Nella ripresa allunga la squadra di casa e al 56' Osagede sigla il vantaggio, esplodendo dalla sinistra un rasoterra preciso e angolato. E' il momento migliore dell'undici di Vespero, che al 61' porta sul 3-1 il punteggio: si invola in area Bacinello, Peruch non trattiene la conclusione rasoterra del guizzante avversario, arriva Paccagnin (2002) e ribadisce in rete.
Non ci stanno però gli ospiti a soccombere e provano a riaprire la gara: al 77' Trubian su punizione colpisce la parte alta della traversa, mentre all'89' Mander si guadagna un penalty, lo calcia Roveredo ma Picci interviene e sventa la minaccia.
Ospiti in vantaggio, ma allo scadere del primo tempo ecco il rigore che cambia l'inerzia della sfida. E nella ripresa la formazione di Vespero piazza l'allungo decisivo
Importante vittoria a Latisana colta dall'Unione Basso Friuli sul Maniago Vajont nell'anticipo del girone A di Promozione. I padroni di casa si sono imposti per 3-1 al termine di una gara molto equilibrata e decisa dagli episodi. Gli ospiti, portatisi in vantaggio per primi, recriminano in particolare per la concessione del calcio di rigore che, in chiusura di primo tempo, ha permesso a Bacinello di riequilibrare il punteggio. Nella ripresa la squadra di Vespero è riuscita ad accelerare, mentre quella di Mussoletto ha colpito una traversa e non ha sfruttato un penalty.
Primo tempo equilibrato, le due formazioni si studiano e cercano di proporre gioco, ma evitando di scoprirsi. Al 13 il Maniago Vajont passa a condurre grazie all'incornata con cui Matteo Presotto, all'altezza del secondo palo, sfrutta il calcio d'angolo battuto da Mazzoli. Non si fa attendere la reazione del Basso Friuli, che alza il baricentro e prova a mettere pressione alla difesa ospite, anche se fa fatica a rendersi pericoloso, mentre il Maniago Vajont punge in ripartenza. Ci provano comunque Osagede (conclusione alta) e Pavan, il quale trova pronto alla parata a terra l'esperto Peruch. In pieno recupero Trubian interviene in area in maniera ruvida su Osagede, l'arbitro assegna il rigore che il giovane Simone Bacinello trasforma per l'1-1 che chiude la prima frazione.
Nella ripresa allunga la squadra di casa e al 56' Osagede sigla il vantaggio, esplodendo dalla sinistra un rasoterra preciso e angolato. E' il momento migliore dell'undici di Vespero, che al 61' porta sul 3-1 il punteggio: si invola in area Bacinello, Peruch non trattiene la conclusione rasoterra del guizzante avversario, arriva Paccagnin (2002) e ribadisce in rete.
Non ci stanno però gli ospiti a soccombere e provano a riaprire la gara: al 77' Trubian su punizione colpisce la parte alta della traversa, mentre all'89' Mander si guadagna un penalty, lo calcia Roveredo ma Picci interviene e sventa la minaccia.
UBF - Bincoletto: vittoria importante, novità nello staff - da
valvasev
"Il Cobra" ex bomber di razza, ora ds del club udinese, annuncia il nuovo team manager: "Verrà a darmi una mano il mio amico Johnny Modolo Perelli che potrà mettere tutta la sua competenza ed esperienza al servizio di tutto il gruppo, soprattutto per far crescere i più giovani"
Vittoria che porta punti, entusiasmo e fermeno in casa Unione Basso Friuli, che ha sbancato il campo di San Vito con il risultato di 2-3. La vittoria galvanizza squadra, ma anche dirigenza ed in primis "il Cobra" Sandro Bincoletto, che ricopre la carica di direttore sportivo.
Ci racconta come ha reagito il gruppo a questo importante successo e ci svela tante novità sia nello staff che in sede di mercato: "La squadra ha risposto bene come nelle partite precedenti, ero molto fiducioso e aspettavo solo che arrivasse questa vittoria. Sono tornati due fuoriquota importanti che hanno anche segnato, ovvero Federico e Paccagnin. Stiamo recuperando un po' di pezzi che non avevamo inizialmente, anche se l'unico calo l'abbiamo avuto contro la Buiese, forse per l'emozione della prima gara interna. Sono sempre stato tranquillo e super fiducioso di questi ragazzi, così come il mister".
GIOCATORE IN PIU' - "La squadra mi è piaciuta nel reparto offensivo con Osagiede che ha fatto una gran partita insieme a Bacinello, sono riusciti a scardinare la difesa della Sanvitese".
VITTORIA - "Un successo importante, che vale anche più dei tre punti guadagnati in classifica, perchè vincere a San Vito per il morale della rosa è un toccasana".
NOVITA' - "Verrà a darmi una mano il mio amico Johnny Modolo Perelli in qualità di team manager, affinchè possiamo avere un'altra persona di grande competenza ed esperienza che potrà aiutare i ragazzi più giovani a crescere. Domani lo presenterò a tutto il gruppo. Aggiungo che ci mobiliteremo ancora sul mercato sia in entrata che in uscita, a breve ci saranno aggiornamenti".
"Il Cobra" ex bomber di razza, ora ds del club udinese, annuncia il nuovo team manager: "Verrà a darmi una mano il mio amico Johnny Modolo Perelli che potrà mettere tutta la sua competenza ed esperienza al servizio di tutto il gruppo, soprattutto per far crescere i più giovani"
Vittoria che porta punti, entusiasmo e fermeno in casa Unione Basso Friuli, che ha sbancato il campo di San Vito con il risultato di 2-3. La vittoria galvanizza squadra, ma anche dirigenza ed in primis "il Cobra" Sandro Bincoletto, che ricopre la carica di direttore sportivo.
Ci racconta come ha reagito il gruppo a questo importante successo e ci svela tante novità sia nello staff che in sede di mercato: "La squadra ha risposto bene come nelle partite precedenti, ero molto fiducioso e aspettavo solo che arrivasse questa vittoria. Sono tornati due fuoriquota importanti che hanno anche segnato, ovvero Federico e Paccagnin. Stiamo recuperando un po' di pezzi che non avevamo inizialmente, anche se l'unico calo l'abbiamo avuto contro la Buiese, forse per l'emozione della prima gara interna. Sono sempre stato tranquillo e super fiducioso di questi ragazzi, così come il mister".
GIOCATORE IN PIU' - "La squadra mi è piaciuta nel reparto offensivo con Osagiede che ha fatto una gran partita insieme a Bacinello, sono riusciti a scardinare la difesa della Sanvitese".
VITTORIA - "Un successo importante, che vale anche più dei tre punti guadagnati in classifica, perchè vincere a San Vito per il morale della rosa è un toccasana".
NOVITA' - "Verrà a darmi una mano il mio amico Johnny Modolo Perelli in qualità di team manager, affinchè possiamo avere un'altra persona di grande competenza ed esperienza che potrà aiutare i ragazzi più giovani a crescere. Domani lo presenterò a tutto il gruppo. Aggiungo che ci mobiliteremo ancora sul mercato sia in entrata che in uscita, a breve ci saranno aggiornamenti".
Pertegada, prove tecniche di fusione. - da
valvasev
Pertegada, prove tecniche di fusione. Tisci:
“Evento storico”
Amalia Tisci, segretario e responsabile del settore giovanile del Pertegada Calcio, ha risposto ad alcune domande sul campionato appena concluso e sui progetti per il futuro. “Con la diffusione del Covid-19 ci siamo fermati totalmente e abbiamo annullato tutto. Purtroppo, anche ora con i protocolli che sono stati imposti non saremo in grado di rispettare tutte le norme di sicurezza, quindi, se dovessero confermarli, ci vorrà tempo per ripartire. Durante il periodo del lockdown abbiamo cercato di organizzarci con i giocatori del settore giovanile per fare videochiamate di gruppo, nelle quali il mister indicava alcuni esercizi da poter fare per tenersi in allenamento”.
Per la società è motivo di orgoglio il settore giovanile, il segretario, infatti, dice: “E’ stata la prima volta, dopo 15 anni, in cui siamo riusciti a fare la squadra dei giovanissimi. Il nostro settore giovanile conta oggi 80 iscritti e siamo partiti da 12 bambini”.
Per quanto riguarda il campionato della prima squadra, invece, la prima metà del campionato è stata dura: “Abbiamo incontrato delle difficoltà, ci siamo scontrati con squadre strutturate molto bene, era un girone impegnativo però come società siamo contenti perché abbiamo visto il desiderio di combattere. I nostri ragazzi non hanno mai smesso di credere nella salvezza e non hanno mai perso la voglia di impegnarsi“.
Il tecnico Lorenzo Berlasso non guiderà la prima squadra giallonera il prossimo anno, non ci sono ancora nomi ufficiali ma stanno valutando determinate proposte. È probabile anche una collaborazione: “Stiamo cercando di creare una fusione con il Latisana Ronchis e sarà un avvenimento storico: 150 anni di calcio nello stesso comune. Puntiamo a creare un’unica società con un’unica squadra e un settore giovanile di elevata qualità”.
Non ci sono, invece, accordi ufficiali con i giocatori ma si stanno muovendo sul mercato alla ricerca della spina dorsale per la prima squadra, puntando a “un difensore centrale, un centrocampista e un ottimo attaccante”. (Katia Sorrentino)
Pertegada, prove tecniche di fusione. Tisci:
“Evento storico”
Amalia Tisci, segretario e responsabile del settore giovanile del Pertegada Calcio, ha risposto ad alcune domande sul campionato appena concluso e sui progetti per il futuro. “Con la diffusione del Covid-19 ci siamo fermati totalmente e abbiamo annullato tutto. Purtroppo, anche ora con i protocolli che sono stati imposti non saremo in grado di rispettare tutte le norme di sicurezza, quindi, se dovessero confermarli, ci vorrà tempo per ripartire. Durante il periodo del lockdown abbiamo cercato di organizzarci con i giocatori del settore giovanile per fare videochiamate di gruppo, nelle quali il mister indicava alcuni esercizi da poter fare per tenersi in allenamento”.
Per la società è motivo di orgoglio il settore giovanile, il segretario, infatti, dice: “E’ stata la prima volta, dopo 15 anni, in cui siamo riusciti a fare la squadra dei giovanissimi. Il nostro settore giovanile conta oggi 80 iscritti e siamo partiti da 12 bambini”.
Per quanto riguarda il campionato della prima squadra, invece, la prima metà del campionato è stata dura: “Abbiamo incontrato delle difficoltà, ci siamo scontrati con squadre strutturate molto bene, era un girone impegnativo però come società siamo contenti perché abbiamo visto il desiderio di combattere. I nostri ragazzi non hanno mai smesso di credere nella salvezza e non hanno mai perso la voglia di impegnarsi“.
Il tecnico Lorenzo Berlasso non guiderà la prima squadra giallonera il prossimo anno, non ci sono ancora nomi ufficiali ma stanno valutando determinate proposte. È probabile anche una collaborazione: “Stiamo cercando di creare una fusione con il Latisana Ronchis e sarà un avvenimento storico: 150 anni di calcio nello stesso comune. Puntiamo a creare un’unica società con un’unica squadra e un settore giovanile di elevata qualità”.
Non ci sono, invece, accordi ufficiali con i giocatori ma si stanno muovendo sul mercato alla ricerca della spina dorsale per la prima squadra, puntando a “un difensore centrale, un centrocampista e un ottimo attaccante”. (Katia Sorrentino)
I 90 anni di Lorenzo Buffon, una vita di sport e sacrifici: - da
valvasev
Omaggio alla carriera dell’ex portiere di Milan e Nazionale: «Orgoglio del Friuli». L’abbraccio del mondo del calcio: «È un prezioso esempio per i giovani»
LATISANA. Da sabato sera ha un nome nuovo Lorenzo Buffon. Fortunato. «Perché lo sono stato nella mia vita per aver incontrato maestri che mi hanno insegnato tanto». Come don Giovanni Martinis che da bambino all’oratorio di Latisana gli disse: «Siccome sai dipingere le immagini sacre metti in porta le tue mani così non prendiamo gol. E quella stata la mia fortuna».
Se l’è dato lui, ex portiere del Milan (con cui vinse quattro scudetti, un quinto con l’Inter) e della Nazionale, questo nuovo nome vedendo le tante persone che c’erano per festeggiare i suoi 90 anni (compiuti il 19 dicembre) all’evento organizzato dalla società calcistica Latisana Ronchis, nell’ambito delle iniziative per il centenario del sodalizio, assieme all’amministrazione comunale. Non ha nascosto l’emozione, lui signore di un calcio che non c’è più. «Sono proprio fortunato» ripete.
Ma una carriera, si sa, non è solo questione di fortuna. È impegno, è fatica, è sudore, è sacrificio. È tenacia. Quella che lo spingeva ad allenarsi per ore, fino a notte, una volta, e un’altra e così via fino a quando il movimento non era perfetto, quella che gli faceva tenere i tappi delle bottiglie di birra in tasca per stringerli fino a quando le dita non facevano male perché voleva avere mani forti che non facessero scivolare il pallone. La sua presa divenne sicura, di ferro.
Lo chiamarono poi Tenaglia. Il campione, parente dell’attuale portiere della Juventus Gianluigi Buffon, si rivolge ai calciatori del domani, i pulcini e gli esordienti di oggi: «Ragazzi, ricordate sempre, lo sport deve unire le persone mai dividere».
Accanto a lui a festeggiarlo c’è il telecronista Bruno Pizzul. «Lorenzo è stato un punto di riferimento e un motivo di orgoglio regionale – afferma –. Ha avuto una carriera straordinaria, sempre corretto e circondato dall’affetto e dal rispetto delle persone e questo è importante in un mondo come quello del calcio, oggi ma pure allora, in cui ogni tanto c’è disattenzione verso le regole del comportamento e dell’educazione». È sempre stato elegante Lorenzo. Dentro e fuori dal campo.
«L’ho ammirato tanto – racconta poi l’ex calciatore e allenatore Massimo Giacomini –, un fuoriclasse con la sua eleganza e i movimenti morbidi da pantera. Sono fiero di essere suo amico». Una vita di calcio e di passione. Lui, un esempio. Gli aneddoti sono tanti, troppi per essere ricordati tutti in una sera. Ripensa al suo esordio al Milan nel 1949 contro la Sampdoria, dopo che fu scartato al provino con l’Udinese «perché con il mio metro e novanta ero troppo alto».
Lorenzo, calciatore, Lorenzo dirigente del Milan come ricordano Bruno e Tito Rocco figli del grande Nereo. Con il Friuli sempre nel cuore. Lui che dopo le partite all’Estero – dal Canada al Belgio – andava a trovare i friulani che là vivevano. Per sentirsi così sempre a casa.
Ermes Canciani, presidente della Figc regionale guarda i giovani calciatori e li sprona «a imitare quello che hanno fatto Buffon, Giacomini e Pizzul, a imparare chi erano questi signori, i sacrifici che hanno fatto perché senza impegno non c’è successo. Meno tatuaggi e piercing e più lavoro».
L’assessore allo sport Daniela Lizzi e il sindaco Daniele Galizio gli consegnano una targa «per aver dato lustro al nostro territorio». Lorenzo ringrazia. In prima fila è seduta la moglie Loredana, orgogliosa. «Sono nato e morirò milanista ma con l’Udinese nel cuore – dice –. Ci rivediamo a festeggiare tra 10 anni. D’ora in poi chiamatemi Fortunato».
Omaggio alla carriera dell’ex portiere di Milan e Nazionale: «Orgoglio del Friuli». L’abbraccio del mondo del calcio: «È un prezioso esempio per i giovani»
LATISANA. Da sabato sera ha un nome nuovo Lorenzo Buffon. Fortunato. «Perché lo sono stato nella mia vita per aver incontrato maestri che mi hanno insegnato tanto». Come don Giovanni Martinis che da bambino all’oratorio di Latisana gli disse: «Siccome sai dipingere le immagini sacre metti in porta le tue mani così non prendiamo gol. E quella stata la mia fortuna».
Se l’è dato lui, ex portiere del Milan (con cui vinse quattro scudetti, un quinto con l’Inter) e della Nazionale, questo nuovo nome vedendo le tante persone che c’erano per festeggiare i suoi 90 anni (compiuti il 19 dicembre) all’evento organizzato dalla società calcistica Latisana Ronchis, nell’ambito delle iniziative per il centenario del sodalizio, assieme all’amministrazione comunale. Non ha nascosto l’emozione, lui signore di un calcio che non c’è più. «Sono proprio fortunato» ripete.
Ma una carriera, si sa, non è solo questione di fortuna. È impegno, è fatica, è sudore, è sacrificio. È tenacia. Quella che lo spingeva ad allenarsi per ore, fino a notte, una volta, e un’altra e così via fino a quando il movimento non era perfetto, quella che gli faceva tenere i tappi delle bottiglie di birra in tasca per stringerli fino a quando le dita non facevano male perché voleva avere mani forti che non facessero scivolare il pallone. La sua presa divenne sicura, di ferro.
Lo chiamarono poi Tenaglia. Il campione, parente dell’attuale portiere della Juventus Gianluigi Buffon, si rivolge ai calciatori del domani, i pulcini e gli esordienti di oggi: «Ragazzi, ricordate sempre, lo sport deve unire le persone mai dividere».
Accanto a lui a festeggiarlo c’è il telecronista Bruno Pizzul. «Lorenzo è stato un punto di riferimento e un motivo di orgoglio regionale – afferma –. Ha avuto una carriera straordinaria, sempre corretto e circondato dall’affetto e dal rispetto delle persone e questo è importante in un mondo come quello del calcio, oggi ma pure allora, in cui ogni tanto c’è disattenzione verso le regole del comportamento e dell’educazione». È sempre stato elegante Lorenzo. Dentro e fuori dal campo.
«L’ho ammirato tanto – racconta poi l’ex calciatore e allenatore Massimo Giacomini –, un fuoriclasse con la sua eleganza e i movimenti morbidi da pantera. Sono fiero di essere suo amico». Una vita di calcio e di passione. Lui, un esempio. Gli aneddoti sono tanti, troppi per essere ricordati tutti in una sera. Ripensa al suo esordio al Milan nel 1949 contro la Sampdoria, dopo che fu scartato al provino con l’Udinese «perché con il mio metro e novanta ero troppo alto».
Lorenzo, calciatore, Lorenzo dirigente del Milan come ricordano Bruno e Tito Rocco figli del grande Nereo. Con il Friuli sempre nel cuore. Lui che dopo le partite all’Estero – dal Canada al Belgio – andava a trovare i friulani che là vivevano. Per sentirsi così sempre a casa.
Ermes Canciani, presidente della Figc regionale guarda i giovani calciatori e li sprona «a imitare quello che hanno fatto Buffon, Giacomini e Pizzul, a imparare chi erano questi signori, i sacrifici che hanno fatto perché senza impegno non c’è successo. Meno tatuaggi e piercing e più lavoro».
L’assessore allo sport Daniela Lizzi e il sindaco Daniele Galizio gli consegnano una targa «per aver dato lustro al nostro territorio». Lorenzo ringrazia. In prima fila è seduta la moglie Loredana, orgogliosa. «Sono nato e morirò milanista ma con l’Udinese nel cuore – dice –. Ci rivediamo a festeggiare tra 10 anni. D’ora in poi chiamatemi Fortunato».